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Il logo delle celebrazioni

Il marchio delle Celebrazioni Vichiane nasce all’interno delle iniziative interistituzionali in corso nell’ambito della convenzione fra l’ISPF-CNR e l’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Fig. 1

In occasione della ricorrenza dei 350 anni dalla nascita di Giambattista Vico, la Scuola di Design della Comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, coordinata dalla prof.ssa Enrica D’Aguanno, si è occupata della ideazione e realizzazione dell’immagine istituzionale dell’evento. In particolare gli studenti del corso di Graphic Design 3, tenuto dalla prof.ssa Ivana Gaeta, sono stati invitati a elaborare proposte durante l’anno accademico 2016/17. Fra le numerose idee sviluppate sono state selezionate dal Dipartimento di Design della Comunicazione le sette apparse più rispondenti al carattere dell’iniziativa celebrativa, ossia gli elaborati grafici degli studenti Davide Albanese, Federica Esposito, Valeria Ferone, Vincenzo Ferraro, Valentina Formato, Ferdinando Ragone e Fabio Simeone. Successivamente (e non senza difficoltà, visto l’alto livello qualitativo dei lavori selezionati) la scelta ha potuto convergere sulla proposta di Davide Albanese, qui rappresentata in fig. 1.

Si tratta di una idea grafica sviluppata a partire da una prima fase di analisi e di ricerca, in cui l’autore ha preso in esame alcuni materiali documentali forniti in digitale dall’ISPF-CNR, come l’immagine della Dipintura del frontespizio della Scienza nuova, alcuni scritti autografi del filosofo napoletano e un franco­bollo commemorativo creato per il trecentenario. Di qui sono stati ricavati gli elementi peculiari per la creazione del marchio (fig. 2). Le “triango­lazioni” (scelta dovuta alla ricorsività di questo modello numerale nella filosofia vichiana) vengono utilizzate come gabbia e guida per la progettazione. In coerenza con una precedente iconografia commemorativa, la composizione della parola “VI CO” è la medesima, per quanto rielaborata, di quella utilizzata in occasione del trecentenario della nascita. Mentre il numero “350” è stato composto con i segni originali rinvenuti negli scritti del filosofo (figg. 2 e 3).

Fig. 2

Fig. 3

L’elaborato, pur utilizzando forme “classiche” sia nel lettering che nel colore (font graziati e color oro), intende comunicare un messaggio decisamente dinamico e di grande impatto visivo, inteso a rispecchiare il carattere ancora pienamente attuale, in grado di dialogare con la sensibilità contemporanea, della filosofia di Giambattista Vico.

 

(Si ringraziano Ivana Gaeta e Dario Giugliano dell’Accademia di Belle Arti di Napoli per le immagini e le notizie).